Cos’è il bubble tea e come si prepara?

Colorato, accattivante e altamente personalizzabile, il bubble tea è diventato una delle bevande più amate al mondo. Servito in caffetterie, chioschi o food truck, si distingue per le sue perle di tapioca gommose e le combinazioni di sapori uniche. Ma cos’è esattamente il bubble tea? E come viene preparato in un contesto professionale? Scopriamone insieme le origini, gli ingredienti principali, le varianti più diffuse e le attrezzature necessarie per un servizio sempre efficiente, anche nei locali con un’alta affluenza.

Il bubble tea nasce a Taiwan negli anni ’80, quando alcuni venditori ambulanti iniziarono a mescolare il tè col latte e con perle di tapioca (note anche come boba). La bevanda conquistò rapidamente il pubblico grazie alla sua consistenza insolita e al gusto rinfrescante. In pochi decenni si diffuse in tutta l’Asia orientale, per poi approdare negli Stati Uniti e in Europa, diventando un’icona della cultura gastronomica urbana.

Oggi aprire un bubble tea shop è considerata un’opportunità di business redditizia in molti mercati. Il successo globale di questa bevanda si deve al suo aspetto colorato e pop, alle possibilità di personalizzazione (quantità di zucchero, la base di tè, i toppings, ecc.) e alla sua forte presenza sui social media.

Alla base del bubble tea troviamo tre componenti essenziali:

• Tè: le ricette più comuni utilizzano tè nero, verde o oolong, che vengono infusi e talvolta aromatizzati e/o zuccherate.
• Latte o alternative vegetali: la versione tradizionale prevede latte vaccino, anche condensato, ma oggi sono molto diffuse anche le alternative vegetali come latte di avena, mandorla o soia.
• Perle di tapioca: palline gommose ricavate dall’amido di manioca, bollite e spesso immerse in sciroppo per esaltarne sapore e consistenza.

Altri ingredienti frequenti tra cui sciroppi di frutta, puree e gelatine, che arricchiscono ulteriormente la varietà di gusti.

Non esiste una sola ricetta per il bubble tea: la bevanda si è evoluta in una categoria ampia e creativa, con numerose varianti pensate per soddisfare gusti e preferenze diverse:

• Milk tea classico: la versione tradizionale con tè nero, latte e perle di tapioca. Apprezzato per la sua cremosità e l’equilibrio tra dolcezza e intensità.
• Fruit tea: opzione rinfrescante e senza latticini, che unisce tè e succhi, sciroppi o puree di frutta. I gusti più comuni includono mango, frutto della passione e litchi, spesso accompagnati da boba scoppiettanti o gelatine di frutta.
• Slush e smoothie: versioni cremose e ghiacciate del bubble tea, ideali per climi caldi o serviti come bevande-dessert, spesso a base di frutta, yogurt o latte.
• Cheese tea: recente novità che prevede una schiuma densa e leggermente salata a base di formaggio cremoso e latte, servita sopra il tè freddo per un bubble tea interessante. Il contrasto tra dolce e salato crea un’esperienza gustativa unica.

Oltre a queste varianti principali, il bubble tea offre infinite possibilità di personalizzazione: si può scegliere il livello di dolcezza e la quantità di ghiaccio, la base di tè (come jasmine, matcha o Earl Grey) e aggiungere topping come aloe vera, fagioli rossi, semi di chia o gelatine. Questa varietà di abbinamenti possibili è uno dei motivi del suo successo globale, permettendo ai locali di rinnovare costantemente il proprio menu e soddisfare i gusti in continua evoluzione dei clienti.

Gestire una bubble tea shop richiede molto più che una buona ricetta: in un contesto di vendita al dettaglio dinamico, rapidità e uniformità nel servizio sono elementi imprescindibili. Tra gli strumenti indispensabili, uno dei più importanti è il distributore di bevande fredde, anche comunemente chiamato bubbler®.

I bubbler sono ideali per conservare, raffreddare ed erogare la base di tè del bubble tea. Mantengono i liquidi alla temperatura corretta, li agitano costantemente per evitare la separazione degli ingredienti e permettono un servizio rapido e contunuo.

Sebbene non possano erogare direttamente il bubble tea nella sua interezza– le perle di tapioca si scioglierebbero nella costante immersione e agitazione del liquido– sono perfetti per servire il tè prima dell’aggiunta di perle e topping. Questo approccio garantisce igiene e ottimizzazione del flusso di lavoro.

Oltre ai bubbler, possono essere utili anche altri strumenti come sigillatrici per bicchieri, fornelli a induzione (per cuocere la tapioca), shaker automatici e frullatori per smoothie o versioni ghiacciate.

L’attrezzatura adeguata migliora la qualità del servizio e garantisce che ogni erogazione sia all’altezza degli standard dei migliori bubble tea sul mercato. Scegliere soluzioni affidabili e performanti, come i distributori di bevande fredde sviluppati da SPM Drink Systems , significa dotare il proprio locale di strumenti pensati per l’efficienza, l’igiene e la soddisfazione del cliente.